Filosofia

Dalla medicina tradizionale cinese alla danza contemporanea

LA NOSTRA FILOSOFIA

L’Asse Verticale acqua terra fuoco  ©

Un cammino, una guida, un principio universale.

In tutte le tradizioni ancestrali ritroviamo uno stesso percorso iniziatico che invita l’individuo a viaggiare secondo un asse verticale che lo porta prima in profondità, a scoprire e vivere i suoi lati più oscuri, per risalire poco a poco verso la sua luce, il suo fuoco interiore. Un percorso di conoscenza che comporta un susseguirsi continuo, ciclico, di morti e rinascite (Ciclo Cosmologico), camminando cosi verso spazi di libertà e di verità più ampi.

Cosi nella tradizione della Kabbalah, ritroviamo questi tre “livelli” successivi, verso i quali l’iniziato si metterà in cammino, in un lavoro interiore. Nel basso dell’albero di Sephiroth ritroviamo la prima tappa, la matrice dell’Acqua, che contiene l’essere psichico, poi la matrice del Fuoco, che contiene l’essere spirituale e infine la matrice del Cranio, che contiene l’essere divino.

Su questo asse verticale, l’iniziato percorre interiormente il suo cammino, trasformando l’incompiuto in compiuto. Parallelamente al livello energetico, si produce un cammino identico nel livello corporeo, dove la colonna vertebrale incarna lo stesso asse, luogo privilegiato dove si iscrivono tutte le nostre liberazioni, i nostri adempimenti successivi ma anche i nostri blocchi, le nostre paure, i nostri rifiuti, ad esempio il rifiuto di evolvere o il rifiuto di amare e tutte le tensioni e le sofferenze che questo genera.

Il processo descritto dagli Alchimisti ripropone tre “fasi” nel Nigredo o Opera al nero, in cui la materia si dissolve, putrefacendosi; Albedo o Opera al bianco, in cui la sostanza si purifica, sublimandosi; Rubedo o Opera al rosso, in cui la materia si ricompone, fissandosi, ovvero la Grande Opera che permette la trasformazione del piombo in oro, simbolicamente la trasformazione interiore.

Nella “cosmologia sciamanica” quindi nella rappresentazione simbolica del “Sacro Cerchio” ritroviamo l’asse verticale, che è tradizionalmente composto da tre mondi: Mondo del basso, il luogo della conoscenza istintiva in cui dimorano i poteri animali, vegetali, minerali; Mondo di Mezzo, che costituisce la nostra realtà ordinaria e la cui esplorazione consente di spaziare lungo i territori della realtà quotidiana per localizzare piante, oggetti, luoghi ideali; Mondo dell’Alto, popolato da esseri cosmici, maestri spirituali, pianeti, dei, galassie ecc.

La struttura Verticale della cosmologia del Sacro Cerchio è appunto rappresentata da questi tre mondi e dalla loro connessione per mezzo di un asse centrale, conosciuto appunto come Asse Verticale o anche Albero del Mondo, Montagna Cosmica, Albero della Vita, Monte Meru, Monte Sinai, Piramide Egizia, ecc.

L’ Asse Verticale, simbolo di vita, nonché della collocazione ideale e simbolica dell’uomo nel mondo, tra il cielo e la terra, lo si ritrova anche nel significato della forma e della struttura di alcuni edifici o monumenti sacri presso diverse culture del mondo, luoghi che, nella maggior parte dei casi furono costruiti per contenere una tomba o per custodire le reliquie di personaggi importanti, santi, saggi o imperatori.

Uno di questi è lo Stupa buddista, che a livello simbolico rappresenta il corpo di Buddha, la sua parola e la sua mente. E’ costruito su 5 livelli che simboleggiano i 5 elementi fondamentali della vita i quali si dispongono lungo un asse che nella tradizione tibetana viene definito “asse vitale”. I primi tre elementi di questo asse vitale risultano essere proprio l’Acqua, rappresentata dalla grande semisfera alla base, la Terra, ovvero il quadrato in mattoni poggiato sopra la grande sfera, con dei grandi occhi dipinti, e al di sopra, il Fuoco che come un campanile si restringe a punta verso il cielo.

Anche nella simbologia delle piramidi egizie, come di quelle delle popolazioni indigene del centro e sud America (Maya, Incas, Atzechi) ricompare ancora l’asse verticale. Esse simboleggiano in ogni caso una “scala”, mezzo di tramite per la salita dell’uomo verso il cielo, ovvero il mondo dello spirito. 

Nella Medicina Tradizionale Cinese, per noi fonte d’ispirazione principale, ritroviamo queste tre “tappe” sotto forma di tre energie differenti: il Jing, energia principale o essenziale che trova la sua fonte al livello del bacino, nell’elemento acqua; il Chi o Qi, energia vitale che trova la sua fonte al livello dell’ombelico, nell’elemento terra e lo Shen, l’energia spirituale che si manifesta al livello del plesso solare, nell’elemento fuoco. Tre tappe che toccano elementi diversi al livello corporeo, emozionale-mentale e spirituale e spazi temporali differenti come il passato e gli antenati, il presente e l’individuo, il futuro. Jing (Essenza), Chi (Soffio o energia interna) e Shen (Sprito) sono detti anche “San Bao” che significa i Tre Tesori, “San Yuan” che vuol dire le Tre Origini e “San Ben” cioè i Tre Fondamenti. Per il pensiero cinese, all’origine dell’uomo c’è questa trinità chiamata appunto “Tre Tesori”, che rappresenta l’emanazione delle Tre Potenze (San Cai): del cielo (Tian), della terra (Di) e degli scambi tra i due attraverso l’uomo stesso (Ren); da questi elementi si forma il corpo umano.

 

L’asse verticale acqua terra fuoco

L’asse verticale acqua terra fuoco rappresenta la linea dello sviluppo, dell’evoluzione del percorso personale :
L’acqua rappresenta l’eredità dei genitori, degli antenati, il passato, da dove noi veniamo, la forza e la volontà per ottenere quello che vogliamo.
Un ritorno all’origine.

Il movimento parte dalla parte più profonda e più densa del corpo: lo scheletro.

Il movimento dell’acqua: lentezza, fluidiità, continuità, densità.

Dalla non-forma alla struttura …

La terra mette in connessione la forza con l’obbiettivo, rappresenta il centro, il presente.

L’elemento terra, una ricerca del centro che rivela presenza e forza. 

Il corpo si struttura attraverso l’azione dei muscoli.

Incarnazione.

Il movimento dell’elemento terra : ritmo, stabilità, circolarità, ripetizione.

Dalla materia allo spirito …

Il fuoco rappresenta il percorso personale, la nostra evoluzione, il nostro futuro, dove noi andremo. 

L’elemento fuoco, una ricerca sull’immaterialità del movimento : espansione e dilatazione.

Il movimento dell’elemento fuoco : leggerezza, luminosità, espansione, elevazione.

3 elementi – 3 energie

il jing, l’energia dell’acqua, l’essenza vitale

il qi, l’energia della terra, legata al corpo e alla materia 

lo shen, l’energia del fuoco, dello spirito che ci dona la direzione attraverso il cuore

I tre elementi dell’asse verticale possono operare insieme nell’atto danzato.

3 differenti qualità di movimento che insieme possono dar vita ad una danza capace di modificare il tempo e lo spazio.

Nei laboratori intensivi propniamo di intraprendere questo viaggio emozionante attraversando spazi conosciuti e non conosciuti, espolrando la natura degli elementi che vivono in noi e si rivelano in noi. Un lavoro profondo che vi invitiamo a sperimentare ed a vivere nella scoperta e riscoperta del movimento, della danza, della vita.

 

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